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CHI SIAMO

 

 

 

 

 

 

 

 

La Calcistica Popolare Trebesto è una società di sport popolare, una definizione nata in anni recenti che ricomprende svariate squadre sportive (principalmente calcistiche, ma non solo) caratterizzate da una struttura gestionale orizzontale e prive di un proprietario unico, ma soprattutto da una concezione del vivere e praticare lo sport che prova ad andare in direzione opposta alle logiche in auge nelle massime serie, sempre più inficiate da pratiche e necessità (con relativi scandali) finanziarie e commerciali. Un punto di forza di queste realtà, che riesce a compensare l'assenza di proprietari unici e finanziatori fissi, è la loro capacità aggregante, che riescono a creare reti di supporto e solidarietà fondamentali ad affrontare i non indifferenti costi dei campionati federali.

Il nome, i colori sociali ed il simbolo della squadra sono stati scelti nelle prime assemblee aperte, con discussione e voto democratico. Il nostro nome identifica tre nostri aspetti fondamentali: lo sport che pratichiamo, con l'obiettivo per il futuro magari di evolverci in polisportiva; la nostra natura popolare sia nel vivere la partita (con un vero e proprio tifo organizzato) sia nell'organizzazione democratica e volontaristica del progetto, aperta a tutti e a tutte; la nostra appartenenza territoriale e al tempo stesso il nostro essere, rappresentato da un termine come "Trebesto" strettamente vernacolare che indica un bambino un po' scalmanato. Anche il nostro simbolo, un animale sociale come la vespa, inizialmente scelto come istintiva associazione dai colori giallo e nero, ci rappresenta adeguatamente con la sua aggressività a puro scopo di difesa, il suo vivere collettivamente e per la forte rilevanza del genere femminile nel contesto (abbiamo creato una squadra femminile, tassello nella lotta alla discriminazione di genere nello sport).
La società è dichiaratamente antifascista, antisessista e antirazzista e nel suo piccolo cerca di portare avanti questi valori. Questi sono gli unici paletti che vengono posti in un contesto estremamente aperto e variegato, e sono propri di questo tipo di realtà popolari, che nel loro esser aggreganti non possono che rigettare qualsiasi forma di discriminazione di genere, etnica e sociale. Nell'applicare al campo di gioco questi valori cerchiamo tra le altre cose di creare un contesto accessibile e divertente anche per gli avversari, ad esempio con una politica dei biglietti tendenzialmente al ribasso (e pure per noi sono fonte vitale di risorse economiche), e, mutuandolo da altri sport, mettiamo in atto il terzo tempo affinché le scorie del campo rimangano sul campo e si faccia della socialità sana fra appassionati di questo sport.

L'organizzazione societaria è imperniata su un'assemblea mensile di soci (al momento oltre da oltre 150 soci) che hanno sottoscritto una quota minima annuale e su vari gruppi di lavoro divisi per ambito, dalla segreteria alla comunicazione fino all'organizzazione di eventi. L'assemblea riceve i report sull'andamento dei gruppi e fissa linee generali per il lavoro del mese successivo, oltre a decidere su questioni di interesse generale che per la loro importanza non possono essere affrontate direttamente dai gruppi. I gruppi sono su base volontaria, mentre le cariche societarie assegnate sono unicamente formali, con il presidente e il consiglio direttivo che non hanno nessuna autorità decisionale autonoma.